10 Gen

Lo scorso dicembre, dopo una lunga attesa, il Governo ha approvato il decreto per il recepimento della direttiva UE 1937/2019 sul whistleblowing, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione.

La Direttiva UE 1937/2019 

L’obiettivo dichiarato della nuova disciplina è garantire maggiore protezione del whistleblower al fine di incentivare la segnalazione di illeciti.

La direttiva prevede una tutela per il whistleblower senza differenziazione tra settore pubblico e settore privato ed include l’insieme dei soggetti collegati in senso ampio all’organizzazione, nella quale si è verificata la violazione.

Prevede che tutti gli enti pubblici e coloro che abbiamo adottato il modello 231 debbano dotarsi di canali di segnalazione interni, mentre per il settore privato, tale obbligo è impartito a tutte le imprese che hanno 50 o più lavoratori.

Per le organizzazioni con meno di 50 lavoratori, la direttiva incoraggia comunque a istituire tali canali per la segnalazione, perché questi garantiscono la riservatezza e il seguito diligente della segnalazione.

Nuovi Poteri all’ANAC

Il whistleblowing si candida così anche in Italia come un istituto chiave per prevenire e contrastare gli illeciti nel settore privato, oltre che in quello pubblico.

Per raggiungere tale obiettivo, il legislatore ha deciso di attribuire nuovi poteri all’Autorità Nazionale Anticorruzione.

L’ANAC vede infatti estese le proprie competenze, tanto che, in determinati casi

  • potrà ricevere segnalazioni esterne da parte di dipendenti per illeciti avvenuti nel settore privato
  • sarà deputata a sanzionare le violazioni della nuova normativa.

Quale soluzione di whistleblowing scegliere?

Sarà quindi essenziale valutare l’adeguatezza dei sistemi di segnalazione già implementati o dotarsi di una piattaforma di whistleblowing, assicurandosi, anche con il ricorso a risorse esterne, di aver implementato un software a norma di legge, che garantisca la separazione e la riservatezza dell’identità e del contenuto della segnalazione durante tutto il processo.

Una soluzione di Whistleblowing, come OpenBlow, semplifica le procedure di inserimento, di gestione e monitoraggio delle segnalazioni durante tutto il processo e permette a dipendenti, clienti e fornitori di inviare segnalazioni in modo sistematico e riservato, di stabilire un dialogo protetto con chi fornisce le informazioni e di elaborare e documentare la comunicazione.

OpenBlow ottempera in modo nativo alla normativa vigente ed adotta protocolli sicuri e cifrati per il trasporto dei dati in rete, utilizza tecniche di crittografia per la memorizzazione dei contenuti delle segnalazioni, dei documenti e dell’identità del segnalante.

 

Scopri come funziona la piattaforma